lunedì 2 novembre 2015

GRANDE CORTEO A FIRENZE, CONTRO IMMIGRAZIONE E GOVERNO RENZI!


La destra scende in piazza con un grande corteo nel cuore di Firenze: l’obiettivo è quello di lanciare un forte messaggio al governo Renzi, al Presidente della Regione Rossi e al sindaco Nardella. Una mobilitazione popolare, sostenuta da comitati e movimenti, contro l’emergenza dell’immigrazione clandestina gestita in modo fallimentare da una sinistra che ha aperto le frontiere senza preoccuparsi delle conseguenze e dei rischi per il tessuto economico, sociale e culturale di una Nazione che vive un momento di crisi. 

Il pericolo dell’infiltrazione di terroristi islamici, lo Ius Soli e la cittadinanza rapida, le cooperative rosse che gestiscono il business milionario dell’accoglienza, lo sfruttamento della manodopera a basso costo, l’abbandono delle nostre periferie, l’assenza di un futuro per i nostri giovani, l’abolizione del reato di clandestinità, l’insicurezza e la criminalità in crescita, la subordinazione verso un’Europa che non tutela i nostri interessi, la concessione di diritti agli stranieri che i nostri connazionali si vedono negati, l’abusivismo e il degrado nel nostro centro storico, l’attacco ripetuto ai pilastri fondanti della nostra Civiltà e della nostra Tradizione, i rischi connessi alla società multietnica: sono solo alcuni dei problemi che, da italiani e da fiorentini, abbiamo il dovere di affrontare e risolvere. 

Con noi ci sarà la gente che non vuole chinare il capo. Un popolo al quale non può essere negata la legittima difesa; un Popolo che sta subendo gli errori di una classe politica scollegata dalla realtà; un Popolo che vuole poter contare sul diritto ad una casa e ad una stabilità lavorativa; un Popolo stanco di delegare e di subire. E’ il nostro Popolo, quello che non vuole rinunciare alla propria identità, che vuole vivere in un paese sovrano, che crede nella giustizia sociale, che vuole restituire una dignità all’Italia e dare una speranza ai propri figli. 

Per troppo tempo sei rimasto a guardare. Adesso è tempo di lottare!

SABATO 19 DICEMBRE ORE 16 - PIAZZA DELL’UNITA’ - FIRENZE
GRANDE CORTEO TRICOLORE

CON OSPITI NAZIONALI E INTERVENTI POLITICI 

domenica 15 febbraio 2015

FOIBE: CENTINAIA ALLA MANIFESTAZIONE DI CASAGGì!












Per il decimo anno consecutivo Casaggì e la destra fiorentina hanno ricordato i martiri delle foibe nella magnifica cornice del Piazzale Michelangelo. 

Centinaia di persone, con fiaccole e tricolori, hanno reso omaggio alle migliaia di italiani infoibati dai partigiani comunisti di Tito. 

Ancora una volta, nonostante tutto e tutti, abbiamo scritto una bella pagina di militanza e di identità, ricordando degnamente chi non ha mai rinnegato la propria italianità. 

sabato 17 gennaio 2015

FOIBE, IO NON SCORDO!


Come da tradizione, anche quest’anno la destra fiorentina, unita dal tricolore, ricorderà i MARTIRI DELLE FOIBE. Ricorderemo le decine di migliaia di innocenti torturati e uccisi, gettati vivi - spesso a guerra terminata - nelle cavità carsiche del confine orientale. Innocenti che sono stati uccisi due volte: dall’odio comunista dei partigiani titini e dall’oblio di una cultura imposta e faziosa che ha relegato questa tragedia sotto silenzio. Una pulizia etnica su vasta scala della quale ancora si stenta a parlare a causa dell’imbarazzo provato da certa sinistra, all’epoca connivente con i carnefici. Ricorderemo le vittime di un odio cieco, massacrati perché “colpevoli” di essere italiani e di non voler rinnegare la propria italianità.

Ci saremo perché crediamo che la Patria non sia soltanto un’eredità dei nostri padri, ma un prestito dei nostri figli. Ci saremo perché l’appartenenza alla nostra Terra e i valori della nostra Civiltà si difendono anche onorando il sangue versato. Ci saremo perché vogliamo tramandare a chi verrà dopo di noi il senso di una memoria condivisa, l’amore per l’identità nazionale e la precisa volontà di far parte di un Popolo che sia prima di tutto una Comunità cosciente delle proprie radici, orgogliosa dei sacrifici e pronta ad affrontare il futuro a testa alta e senza paura. 

Perchè la nostra missione non è soltanto quella di vivere il presente e di onorare il passato, ma anche di costruire il futuro nel solco di quei principi etici e morali che sono il solo e vero antidoto per salvarci dalla crisi in atto. Perché abbiamo il dovere di fare i conti con la storia, tutta, senza omissioni di comodo e revisionismi di parte. Perché anche a Firenze deve tornare a sventolare il tricolore e noi faremo sventolare i nostri dal punto più alto della città, guardandola in tutto il suo splendore. 

MANIFESTAZIONE TRICOLORE
SABATO 14 FEBBRAIO 2015 ORE 16 
PIAZZALE MICHELANGELO - FIRENZE

FIACCOLATA, PRESIDIO, INTERVENTI, TESTIMONIANZE

domenica 16 marzo 2014

UN FIUME IN PIENA...


Ogni anno è un'emozione. Questo era il nono corteo consecutivo organizzato da Casaggì, ed è stato un successo oltre ogni aspettativa. Un successo possibile solo grazie ai sacrifici e agli sforzi militanti di tanti ragazzi che hanno donato se stessi senza tregua per la realizzazione di una giornata che ormai è diventata un pezzo di storia. Anche quest'anno centinaia di persone hanno marciato, tricolore alla mano, per colorare il grigiore di questa città. Anche quest'anno è stata data una magnifica lezione di coraggio, di compostezza e di maturità. 

Per la prima volta il corteo non ha toccato soltanto il tema del ricordo dei martiri infoibati e dell'esodo dalle terre italiane di Istria, Fiume e Dalmazia, ma è partito da quella tragedia e - connettendosi all'anniversario dell'unità d'Italia - ha affrontato il presente e immaginato il futuro. 



Dietro a Giorgia Meloni e ai tanti ospiti presenti, decine di striscioni hanno invocato un'Italia sovrana, libera dalle catene della tecnofinanza e della burocrazia europea, capace di farsi rispettare e di non lasciare i propri soldati a marcire in qualche galera straniera, forte delle proprie radici e della propria identità. Un'Italia in grado di riappropriarsi della propria moneta, lontana parente di quel paese che ha svenduto Bankitalia con un blitz parlamentare. Un'Italia in piedi, capace di recuperare quella partecipazione popolare che, solitamente, sceglie i governi nei sistemi democratici. Un'Italia in grado di uscire dalla crisi senza cadere nel tranello di delegarne le soluzioni agli artefici delle sue cause. 


Quei tricolori al vento e quell'entusiasmo sono stati la migliore risposta alle minacce, alle contromanifestazioni e alle invettive dei soliti rancorosi, quelli delle bandiere sovietiche e titine, delle scritte sui monumenti e della quotidiana demenza dettata dall'odio e dal risentimento. La nostra è una piazza diversa: senza simboli, senza personalismi, senza rancori, senza prepotenze e senza paura. Una piazza pulita, fatta di gente vera, di giovani, di cittadini che hanno a cuore il futuro della propria Nazione e del proprio Popolo. 


Una piazza per la quale vale la massima che recita così: "Nei momenti felici la gioventù di una nazione riceve gli esempi, nei momenti difficili li dà. Un grazie di cuore a chi c'era: siamo il futuro dell'Italia. 

martedì 21 gennaio 2014

15 MARZO, GRANDE CORTEO TRICOLORE!


Come ogni anno la destra fiorentina, composta di tutte le sue anime e unita dal tricolore, sarà in piazza nella settimana della ricorrenza dell’UNITA' D'ITALIA. Ci saremo per ricordare i MARTIRI DELLE FOIBE: migliaia di innocenti trucidati e dimenticati dall’odio comunista perché italiani. Manterremo viva la loro memoria e, partendo da quel sacrificio, lanceremo un messaggio al paese e torneremo a parlare del FUTURO DELLA NOSTRA NAZIONE

E’ necessario tornare a presidiare le strade in un momento di crisi. Crediamo che occorra ribadire con forza l’importanza della nostra IDENTITA’ DI POPOLO E DI NAZIONE: occorre farlo adesso, prima che sia troppo tardi. Qui e ora, perché stiamo subendo i colpi della speculazione finanziaria che sta divorando la nostraSOVRANITA’ MONETARIA; perché stiamo accusando l’assenza di un governo eletto e abbiamo perso la nostra SOVRANITA’ POLITICA; perché stanno smantellando la nostra SOVRANITA’ CULTURALE per lasciare il posto a modelli multietnici che non ci appartengono; perché hanno minato le basi della GIUSTIZIA SOCIALE anteponendo il profitto alla solidarietà e la massa informe alla comunità; perché stanno uccidendo ilFUTURO DEI NOSTRI FIGLI rendendolo precario, fiscalizzato, privatizzato e omologato. 

Essere in piazza, il 15 MARZO, è un dovere etico: significa accendere una fiaccola e illuminare il buio di questo tempo. Significa riaccendere simbolicamente la fiamma dei valori che hanno animato la nostra Civiltà. Esserci: per ricordare e costruire, per continuare a sperare, per riconquistare quello che ci spetta. Con noi, assieme ai tanti ospiti nazionali che interverranno, ci saranno tutti i movimenti politici del territorio che difendono l’identità di questo paese e hanno a cuore il suo futuro. Non ci saranno simboli di partito, ma solo vessilli tricolore: perché non ci interessa il destino di una parte, ma quello di un Popolo.


GRANDE CORTEO TRICOLORE
SABATO 15 MARZO ORE 15
PIAZZA SAVONAROLA - FIRENZE
CON OSPITI NAZIONALI E TUTTI I MOVIMENTI

giovedì 14 novembre 2013

IL 7 DICEMBRE A CASAGGì FIRENZE!


Sabato 7 dicembre Casaggì fa festa. Sono passati più di due anni da quando, nell’ottobre del 2011, inaugurammo la nuova sede di via Frusa, uno spazio costruito con le nostre mani dopo nove mesi di lavori, di sacrifici e di grandi sforzi. Una magnifica sfida, che merita di essere festeggiata a dovere, con la musica degli Ennessepì, uno dei più interessanti progetti musicali che il panorama identitario abbia prodotto negli ultimi anni. La serata, dedicata a Don Chisciotte e alla sua romantica sfida “contro i mulini a vento”, avrà inizio alle 20 con l’apericena e proseguirà, dalle 21, con il concerto dal vivo e la festa aperta a tutti. Un momento comunitario nel quale ritrovarsi, per serrare nuovamente i ranghi e lanciare – ancora una volta – la nostra sfida alle stelle. 

SABATO 7 DICEMBRE 2013 
COMEdonCHISCIOTTE 
FESTA E CONCERTO CON GLI ENNESSEPì 
Dalle 20 apericena, dalle 21 concerto 

CASAGGì FIRENZE – VIA FRUSA 37

martedì 24 settembre 2013

11 OTTOBRE: A CASAGGì SI RICORDA "CHE" GUEVARA...

 
 
Il 9 ottobre del 1967, quarantasei anni orsono, veniva ucciso Ernesto Guevara, meglio conosciuto come il "Che". Dopo una vita di avventure e di battaglie, a La Higuera, i governativi boliviani gli strappavano la vita, senza che la sua dignità vacillasse neanche per un attimo.  Guerrigliero, scrittore e avventuriero, Guevara ha rappresentato per decenni l'icona di una certa sinistra, facendo bella mostra di sé in tutti i cortei del mondo, fino a diventare il brand pubblicitario di tribù metropolitane e affaristi delle idee. Quest'anno, a due giorni dall'anniversario della sua morte, a Casaggì abbiamo scelto di ricordarlo, parlando di lui con Gabriele Adinolfi. Lo faremo, come sempre, con la libertà e l'onesta intellettuale che ci contraddistingue: attraverso il confronto e il dibattito, la riflessione e la sintesi. E cecheremo di mettere insieme, per una sera, gli elogi trasversali e le critiche sferzanti ad uno dei più importanti personaggi del Novecento.
 
A sinistra, come a destra, Guevara ha sempre fatto parlare di sé. Per molti rappresenta un eroe, per altri un nemico, per tanti un brand, per altri ancora un emblema. E per noi? Per noi rappresenta un personaggio che ha sempre, inevitabilmente, prodotto una fascinazione oltre gli schemi. Buona parte del mondo identitario, infatti, non ha mai fatto mistero - da Jean Thiriart in avanti - di provare una sfacciata per simpatia per quell'argentino che, inseguendo un sogno rivoluzionario che restituisse all'America Latina una dimensione nazionale, aveva rovesciato un regime e poi, non contento, se ne era andato in giro per il mondo ad accendere altri fuochi, rifiutando le prebende e gli onori che Cuba gli avrebbe tributato.
 
Furono tanti i non comunisti che lo ebbero come amico: da Peron, a Franco, da Boumedienne alle pagine infuocate di Jean Cau. Il Che piaceva a tanti di quelli che la logica degli schieramenti poneva dall'altra parte della barricata: di lui piaceva lo spirito romantico, il richiamo alla Patria, l'abnegazione, la capacità di impersonificare la lotta fino al sacrificio estremo.
 
Gabriele Adinolfi, che sarà il protagonista della serata a Casaggì, motiva così questa fascinazione: "non si può non onorare il Che perché un uomo che abbandona cariche, onori, denari e privilegi per andarsene a vivere nelle selve, tra i monti, con un pugno di compagni di lotta, passando giornate intere con qualche goccio d'acqua e, se dice bene, una galletta, un uomo che sogna e che resta fedele al suo sogno mettendo carne, muscoli, nervi al suo servizio, non può non essere onorato. Lo detta chiaramente quel sentimento della vita, dell'onore e del sacro che è alla base dell'Idea del mondo che fece grande la nostra antichità e la nostra più recente primavera. Quell'Idea del mondo che – dalla Bhagavad Gita tramite i Luperci le Legioni mithraiche, la Cavalleria fino ai Werwolf – ha significato tutto il meglio che memoria d'uomo ricordi e che si condensa nella “Dottrina di Lotta e Vittoria” (che non coincide con il successo tangibile ma con il trionfo su di sé)".
 
VENERDì 11 OTTOBRE 2013
DALLE 20 CENA SOCIALE
DALLE 21.30 CONFERENZA
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PATRIA O MUERTE: L'ALTRO "CHE"
ANALISI TRASVERSALE DI UN RIVOLUZIONARIO
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CASAGGì FIRENZE - VIA FRUSA 37