mercoledì 15 maggio 2013

UNIFI: SCONTRI A NOVOLI. SETTE MILITANTI DI CASAGGì AGGREDITI DA CINQUANTA AUTONOMI CON CASCHI E CATENE...




CASAGGì: SCONTRI AL POLO DI NOVOLI PER ELEZIONI UNIVERSITARIE.
CINQUANTA MILITANTI DELLA SINISTRA ANTAGONISTA ARMATI DI CASCHI E CATENE AGGREDISCONO SETTE MILITANTI DI CASAGGì. FAR-WEST DI MEZZOGIORNO TRA CENTINAIA DI STUDENTI. GLI AGGRESSORI, QUASI TUTTI ARMATI, HANNO AULE CONCESSE DAL RETTORE E HANNO CONVOCATO SERVIZI D’ORDINE ESTERNI ALL’UNIVERSITA’. UN FERITO ACCERTATO TRA I NOSTRI ATTIVISTI E LA CERTEZZACHE CONTINUEREMO A DIFENDERE LE NOSTRE IDEE E I NOSTRI DIRITTI A QUALSIASI COSTO.  

Questa mattina Casaggì era al Polo Universitario di Novoli per svolgere la propria regolare campagna di propaganda in vista delle elezioni universitarie del prossimo 21 e 22 maggio. I nostri militanti, sette, avevano allestito un banchetto, nel quale era presente il materiale elettorale e le indicazioni di voto. Attorno a mezzogiorno una cinquantina di militanti dei centri sociali antagonisti, chiamati dagli attivisti del Collettivo Politico di Scienze Politiche, si sono radunati davanti al nostro banchetto, distribuendo volantini, gridando slogan in stile anni di piombo e minacciandoci di passare alle vie di fatto se non avessimo immediatamente lasciato l’Univesità che, a loro dire, non dovrebbe permettere ad un movimento di destra di esprimere liberamente le proprie idee e candidarsi agli organi di rappresentanza studentesca.

Reputando la nostra permanenza di quella struttura un diritto e non avendo mai ceduto alle minacce altrui, abbiamo scelto di rimanere al nostro posto e continuare, seppur affrontati da un gruppo dieci volte più numeroso di noi, la nostra azione politica. Alle 12,30 – mentre i nostri attivisti iniziavano a smontare il banchetto per recarsi a pranzo nella mensa antistante – il gruppo di attivisti dell’estrema sinistra ha deciso di passare alle vie di fatto tirando fuori caschi, catene, tirapugni e brandendo le cinture per colpire. Ne è nato uno scontro fisico durato qualche minuto e avvenuto sotto gli occhi di centinaia di studenti che, come noi, stavano recandosi a pranzo. Nello scontro uno dei nostri militanti ha riportato una ferita al volto.

Ciò che è accaduto è inaccettabile da ogni punto di vista.
E’ inaccettabile perché chi ha aggredito era armato ed è uscito da aule universitarie che sono concesse dal rettore e dai vertici dell’Università a personaggi che non le hanno restituite agli studenti, ma che le utilizzano per promuovere odio sociale e politico. Non è accettabile perché abbiamo il diritto di fare propaganda e di vivere l’Università, da studenti e da candidati alle elezioni, come tutti gli altri. Non è accettabile che all’Università entrino persone esterne, magari armate, per creare il caos e cercare di cacciare chi fa politica in altri schieramenti. Non è accettabile perché chi aggredisce in cinquanta contro sette e con armi di ogni tipo in mano non è un militante, ma un vigliacco coperto dal numero e dall’impunità. E non sono accettabili le dichiarazioni di alcuni organi di stampa, che senza aver verificato la notizia parlano di rissa e di scontri, come se si fossero dati appuntamento due gruppi contrapposti e non si fosse trattato di una vile aggressione premeditata e vergognosa.

Casaggì non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia e continuerà, adesso e nei prossimi mesi, a svolgere nelle facoltà la propria attività politica. Ai vili, quelli che ci aggrediscono in cinquanta contro sette, siamo stati costretti ad abituarci. Il nostro non è un passatempo, ma una scelta di vita che contempla qualsiasi genere di rischio, al quale sappiamo di andare incontro e cerchiamo di farlo con la dignità e il coraggio di sempre. Dignità e coraggio: qualcosa che manca ai paladini dell’antifascismo. 

domenica 28 aprile 2013

CASAGGì EMPOLI RISPONDE AL PD: NOI VIOLENTI? VI INVITIAMO AL CONFRONTO...



CASAGGì EMPOLI – CENTRO SOCIALE DI DESTRA

CASAGGì EMPOLI: IL PD CI ACCUSA DI ESSERE VIOLENTI E PERICOLOSI. SIAMO RAGAZZI CHE SI BATTONO LEALMENTE PER AFFERMARE I VALORI DELL’IDENTITA’ E DELLA SOCIALITA’. POTREMMO SPORGERE QUERELA, INVECE INVITIAMO I CONSIGLIERI AD UN CONFRONTO PUBBLICO NELLA NOSTRA SEDE.

Casaggì Empoli, che in autunno inaugurerà un proprio spazio autonomo e autogestito anche ad Empoli, è una Comunità militante che agisce dal basso e nel solco della giustizia sociale e del volontariato. Da anni, in collaborazione con le altre strutture dell’area identitaria, opera nel campo della politica studentesca, della cultura e dell’attivismo solidale.

I consiglieri comunali del Pd empolese Alderighi, Bacchi e Pampaloni, hanno presentato una mozione nella quale parlano di un movimento – il nostro – che si richiamerebbe esplicitamente ad immagini e culture violente e quindi pericolose, che i signori vorrebbero scongiurare attraverso l’intensificazione delle campagne contro l’odio politico e per il mantenimento della memoria della Resistenza. Se così fosse il problema non sarebbe del consiglio comunale, ma della Magistratura, che dovrebbe provvedere a sciogliere l’associazione arrestandone i militanti per i reati di apologia, di ricostituzione e di incitamento all’odio. Dal momento che questo non è mai avvenuto abbiamo motivo di pensare che i tre consiglieri abbiano viaggiato un po’ troppo con la fantasia.

Le attività che svolgiamo sono quelle inerenti il volontariato, con raccolte di fondi e di beni di prima necessità per i terremotati, i senza tetto e gli indigenti; servizi di ascolto del cittadino con consulenze gratuite; cene sociali aperte a tutti; conferenze e dibattiti; concerti e serate; feste e assemblee; volantinaggi informativi e commemorazioni. Tra queste, come i tre consiglieri hanno notato, vi è anche quella dei caduti della Rsi, ma non ci pare che portare un fiore su un sacrario eretto in un cimitero pubblico sia un reato.

Potremmo querelare i tre consiglieri e magari ricavarne i soldi per finanziare una seconda sede nel circondario empolese, ma preferiamo invitarli ad un pubblico confronto nella nostra sede. Siamo ragazzi tra i sedici e trent’anni e non abbiamo alle spalle nessun tipo di esperienza criminale, violenta o fuori dalla legalità. Siamo ragazzi che hanno a cuore il futuro del proprio paese e si battono per renderlo migliore.

Chiediamo anche ai tre consiglieri, che giustamente vogliono combattere l’odio politico nella nostra città, come si pongono rispetto alle scritte minatorie che giusto tre giorni fa hanno imbrattato il portone della nostra sede. Le scritte, firmate con falce e martello, invocavano senza troppi complimenti la nostra morte e siamo certi che i tre esponenti del Partito Democratico non avranno alcun problema a condannare pubblicamente l’episodio che, ci pare, non sia mai accaduto a parti invertite. 

domenica 21 aprile 2013

SKOLL PRESENTA "EROICA" A CASAGGì FIRENZE...



Sabato 18 maggio Skoll sarà a Casaggì per presentare "Eroica", il nuovo disco tutto dedicato all'Italia. Dalle ore 21 festa e concerto con musica identitaria e bar a prezzi popolari. Una grande serata, da non perdere.

Una delle canzoni contenute nel nuovo disco:


sabato 30 marzo 2013

LIBERATE I DUE MARO'!



La faccenda dei due marò, dal primo giorno fino ad oggi, ha mostrato senza mezzi termini l’inadeguatezza del governo Monti, che ha calpestato la dignità nazionale del nostro paese rendendolo una caricatura della peggiore inefficienza burocratica.

Il ritratto puntuale e svilente di un’Italietta asservita, incapace di alzare la testa, piegata agli interessi economici e  inerme dinanzi al silenzio dell’Europa e della Nato. Una vicenda iniziata accettando il sequestro di due nostri soldati, accusati di un crimine - sul quale si nutrono forti dubbi – che sarebbe avvenuto in acque internazionali e proseguita con una fallimentare opera diplomatica, fatta di tentennamenti, annunci disattesi, presunte pene di morte, carcerazione, ricatti economici, pressioni, rientro a casa e successivo ritorno in India, dimissioni, incapacità di comunicazione tra i vari organi di governo.

La nostra Italia è un’altra. E’ un paese fiero, capace di camminare a testa alta. E’ una Comunità Nazionale che non lascia indietro nessuno. E’ una Nazione in grado di assumersi delle responsabilità, di difendere una credibilità, di riconquistare una dignità perduta. La nostra Italia non abbandona i propri soldati, ma li difende. Senza paura.

Tante Comunità, ma una sola voce:
LIBERIAMO I NOSTRI MARO’. TORNIAMO AD ESSERE NAZIONE.

CASAGGI’ FIRENZE, NES ITALIA, LABORATORIO ASLAN, AREZZOZERO, CASAGGI’ MILAZZO, SPAZIO HELIOS, CASAGGI’ CAGLIARI, RONIN PISA, CASAGGI’ VALLE PELIGNA, 
SUR LES MURS PISTOIA, CASAGGI’ SASSARI, CASAGGI’ EMPOLI, CASAGGI’ VALDICHIANA, CASAGGI’ GROSSETO, NUCLEO PRATESE, CASAGGI’ VERSILIA, 
LA CITTA’ NUOVA MASSA, TRISKELYS SIENA

sabato 9 marzo 2013

FIRENZE: A CENTINAIA SOTTO LA PIOGGIA PER I MARTIRI DELLE FOIBE




Un fiume composto di tricolori ha colorato le strade della città, nonostante le minacce, la quasi totale assenza delle adesioni istituzionali e il clima di odio montato ad arte da una certa sinistra, la stessa che come sempre ha sfilato con una contromanifestazione di pochi sconfitti dalla storia, condita dai soliti vessilli titini e sovietici, che quest’anno si è anche presa la briga di cacciare a calci alcuni dei partigiani dell’Anpi e buona parte della sinistra “moderata”. Erano scesi in piazza invocando le lotte partigiane e sono finiti col rinnegarne la presenza stessa: il triste epilogo di un antifascismo che non ha più alcun senso di esistere.

Anche quest’anno, nonostante le mille avversità, la Comunità umana e politica della destra fiorentina ha dato una magnifica prova di mobilitazione e capacità organizzativa, chiamando a raccolta centinaia di persone e mostrando una compostezza degna di elogio e una maturità politica che ha saputo anteporre il bene di una battaglia trasversale alle logiche di partito o di movimento, con un risultato finale che non lascia alcun dubbio sulla necessità di fare quadrato attorno a quei punti fermi che per tutti rappresentano un patrimonio condiviso.

La nostra presenza in piazza, era doverosa: lo era per quelle migliaia di italiani massacrati senza colpa alcuna, se non quella di non aver voluto rinnegare il proprio senso di appartenenza. Lo era per le migliaia di esuli, alcuni dei quali ci hanno onorato della loro presenza, che sono stati costretti a fuggire dalle proprie case e che in Italia sono stati feriti una seconda volta dall’odio cieco di chi ha pensato bene di umiliarli e farli sentire degli ospiti indesiderati. Lo era per quel senso di orgoglio e di nobiltà che proviamo ogni volta che mille tricolori si alzano al cielo e ogni volta che il nostro inno nazionale viene cantato all’unisono da migliaia di voci in coro. Lo era per quel pezzo di storia dimenticato e lasciato da parte, per non far torto ad una parte di paese che aveva contribuito ad un eccidio senza senso. Lo era per questa nostra terra, martoriata e umiliata, spesso anche da chi vi è nato, ma non ha saputo coglierne la grandezza a causa di una cecità ideologica priva di slancio. Lo era perché crediamo che la memoria condivisa, quella che ogni popolo degno di questo nome dovrebbe avere, sia un traguardo ancora lontano. Lo era per non lasciare la piazza nelle mani di chi non prova vergogna nell’osannare dei carnefici.

Per questo e per mille altri motivi ci siamo schierati. Perché potranno minacciarci in ogni modo, ma saremo sempre lì, con le nostre bandiere e con i nostri sorrisi, con la nostra identità e con la nostra storia. Ci siamo e ci saremo, oggi come ieri. 







mercoledì 23 gennaio 2013

FOIBE: IL 9 MARZO GRANDE CORTEO A FIRENZE!




Come da tradizione, anche quest’anno, con tutte le realtà militanti e politiche della destra toscana, ricorderemo i MARTIRI DELLE FOIBE. Lo faremo con un mese interamente dedicato alla memoria dell’esodo dei giuliano-dalmati e delle decine di migliaia di italiani trucidati dal comunismo titino, che culminerà nel grande corteo tricolore di SABATO 9 MARZO A FIRENZE, che vedrà la partecipazione di GIORGIA MELONI e di molte altre personalità di richiamo locale, regionale e nazionale. 

Ricorderemo con i nostri tricolori le decine di migliaia di innocenti torturati e uccisi, gettati vivi - spesso a guerra terminata - nelle cavità carsiche del confine orientale e dimenticati dall’oblio di una cultura imposta e faziosa che ha relegato questa tragedia sotto silenzio. Ricorderemo le vittime di un odio cieco, massacrati perché “colpevoli” di essere italiani e di non voler rinnegare la propria italianità. 

Ci saremo perché crediamo che la Patria non sia soltanto un’eredità dei nostri padri, ma un prestito dei nostri figli. E vorremmo tramandare ai nostri figli il senso di una memoria condivisa, l’amore per l’identità nazionale e la precisa volontà di far parte di un Popolo che sia prima di tutto una Comunità cosciente delle proprie radici, orgogliosa dei sacrifici dei propri fratelli e pronta ad onorare il proprio sangue versato. Perchè la nostra missione non è soltanto quella di vivere il presente e di onorare il passato, ma anche di costruire il futuro nel solco di quei valori etici e morali che sono il solo e vero antidoto per salvare la nostra Civiltà dalla crisi in atto. 

GRANDE CORTEO TRICOLORE 
SABATO 9 MARZO ORE 15 - PIAZZA SAVONAROLA - FIRENZE 
CON GIORGIA MELONI 
E TUTTI I MOVIMENTI DELLA DESTRA TOSCANA