domenica 29 gennaio 2017

CASAGGì IN PIAZZA A ROMA CON ,MELONI E SALVINI PER UN'ITALIA SOVRANA!

Casaggì era massicciamente presente a Roma per la grande manifestazione indetta da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia. Uno spezzone con oltre un centinaio di militanti, arrivati dalla Toscana, ha esposto striscioni contro lo Ius Soli e per la difesa della nostra identità. Decine di migliaia di italiani liberi hanno sfilato per le vie della capitale invocando un'Italia sovrana, libera dai poteri forti e capace di far rispettare le proprie regole ed i propri confini. Auspichiamo, come tutti i presenti, la creazione di un fronte sovranista che ponga l'interessa nazionale al centro dell'agenda politica.










domenica 13 novembre 2016

CASAGGì PRESENTE IN PIAZZA SANTA CROCE...

Casaggì era presente, con centinaia di militanti, alla grande manifestazione di piazza Santa Croce convocata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Una presenza forte, quella destra identitaria, che ha ribadito la contrarietà ad un governo illegittimo che sta distruggendo letteralmente la nostra Nazione. Una bella prova di forza, superiore nei numeri e nei contenuti alle mobilitazioni di tante organizzazioni politiche di stampo elettorale: segno evidente che il modello della Comunità Militante, ferma su valori forti e su posizioni coerenti, è ancora il solo mezzo per stare tra la gente, organizzare le lotte e aggregare le coscienze critiche.





lunedì 5 settembre 2016

RINASCE AZIONE STUDENTESCA!



RINASCE “AZIONE STUDENTESCA”: SIMBOLI ANTICHI PER NUOVE BATTAGLIE. GLI STUDENTI IDENTITARI TORNANO NELLE SCUOLE DI TUTTA ITALIA.

Sono trenta le province nelle quali, con il trillo della prima campanella dell’anno scolastico, il simbolo della croce bretone tornerà ad accompagnare le rivendicazioni di quel mondo studentesco che non vuole riconoscersi nella “buona scuola” di Renzi e nell’egemonia culturale post-sessantottina, che vuole opporre la vitalità delle idee alla fatalità di un declino annunciato che attanaglia l’Italia e l’Europa.

Azione Studentesca torna a vivere per volontà dei militanti attivi sul territorio nazionale: nasce dal basso e godrà di una propria autonomia culturale e politica, sarà trasversale, avrà un programma chiaro e un’identità marcata. La scelta di utilizzare un nome conosciuto, che aveva caratterizzato le lotte studentesche in seno al progetto di Azione Giovani, è stata unanime: ritrovare una casa comune, rimarcare la continuità simbolica con il percorso di una Comunità umana che non ha mai reciso le proprie radici, restituire nuova linfa ad un simbolo che richiama la tradizione e la verticalità di una Civiltà in affanno.

Azione Studentesca vuole costruire un’altra scuola: non subordinata agli interessi dei privati, per un sapere svincolato dalla logica del mercato, per il primato della libertà di iniziativa sull’egemonia del Preside-sceriffo, per il trionfo della meritocrazia sul clientelismo, per una centralità dello studente nel “Comitato per la valutazione dei docenti”, nella presenza consultiva e decisionale dei Consigli d’Istituto e delle Consulte Provinciali, nell’istituzione di un organo di controllo dei Presidi che vigili e proponga. La nostra scuola è accessibile a tutti, efficiente e completa: non crolla, non ha barriere architettoniche e offre strutture moderne e sicure. E’ la scuola aperta allo sport e alla natura, è centro di aggregazione e di confronto anche dopo il trillo della campanella. E’ la scuola della socialità, dove non occorre un mutuo per compare i libri. E’ la scuola degli studenti e non dei potentati, delle caste e dei sindacati.

Azione Studentesca si batterà contro la scuola dei polli in batteria. Perché non siamo delle copie, degli automi o degli utenti. La scuola deve prepararci alla vita e non solo all’azienda: vogliamo diventare uomini e donne con una coscienza critica e un futuro dignitoso, vogliamo credere al verbo della volontà e non al germe della rassegnazione. L’insegnamento deve essere uno stimolo alla crescita e non un prodotto commerciale, deve educare e non omologare, deve offrire spunti e non nozioni. Deve formare persone e non polli in batteria.


Azione Studentesca vuole studiare, vivere e difendere l’identità. Abbiamo una storia e una terra, apparteniamo ad un popolo e ad una nazione. La nostra è la civiltà delle legioni di Roma e dei miti greci, dell’aratro e della spada, delle grandi cattedrali e dei dolci paesaggi, dell’arte e della navigazione, dei santi e degli eroi, della letteratura e del diritto. Siamo l’Europa delle patrie e delle identità, della famiglia naturale, dello spirito e delle tradizioni: il nostro destino non può esserci imposto dalla società multietnica dell’immigrazione senza regole, dai poteri globali e dall’ideologia gender. La scuola deve trasmetterci la fierezza di essere italiani ed europei, deve renderci orgogliosi di appartenere a tutto questo, affinchè possiamo iniziare a difendere ciò che abbiamo imparato ad amare.

domenica 3 aprile 2016

FIRENZE: SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE TRICOLORE PROMOSSA DA CASAGGì IN PIAZZA STROZZI!






Firenze, la destra in piazza Strozzi per la "Manifestazione tricolore".

Dito puntato dagli organizzatori contro le politiche di Renzi, Rossi e Nardella: "la sinistra sta umiliando l'Italia e gli italiani, devono andare a casa prima che sia troppo tardi!" 

Piazza Strozzi piena di tanti giovani, ma numerosi sono anche i meno giovani che siedono sul muretto di Palazzo Strozzi, nessuna bandiera di partito, ma solo bandiere italiane: la "Manifestazione Tricolore" promossa da Casaggì e Fratelli d'Italia, insieme a CasaPound, ha portato in piazza le diverse anime della destra fiorentina che, per un giorno, hanno scelto di rinunciare ai simboli di partito per puntare, tutti insieme, il dito contro le politiche di Renzi, a Rossi e Nardella. 

Il primo a salire sul palco è Marco Scatarzi, organizzatore dell'evento e portavoce di Casaggì: "La manifestazione di oggi ha lo scopo di ribadire la centralità della Nazione, oggi privata di una propria sovranità e di un proprio destino. Il governo Renzi, tra un conflitto di interessi e un favore a qualche lobby, sta affossando le imprese, abbandonando i lavoratori e svendendo gli assi portanti della nostra economia, il tutto mentre si aprono le frontiere e si affronta il problema della denatalità consentendo l'ingresso di migliaia di clandestini. Vergognoso anche l'appoggio al TTIP, un trattato che imprime l'ennesima accelerazione mondialista all'Europa e devasta il nostro prodotto. Renzi che parla di combattere il terrorismo con la cultura è una barzelletta: le sole cose che ha fatto è stata quella di proporre lo Ius Soli ed andare a fare affari con i sauditi, primi finanziatori dell'Isis". 

Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, si scaglia contro il governatore Rossi: "come possiamo accettare di sentire parlare ogni giorno di sanità gratuita per immigrati ed extracomunitari, quando poi ad un cittadino italiano malato, vengono chiesti 10 euro per digitalizzare i risultati delle proprie analisi?". "Rossi - continua Donzelli - almeno è coerente: dopo aver regalato milioni di Euro ai Rom, poi ci si fa i self-service insieme. Ma sono le politiche per l'immigrazione di questo paese ad essere ridicole: noi dobbiamo essere solidali ed accoglienti con chi scappa dalla guerra, ma se quando sei in Italia ti metti a fare il delinquente, perdi lo status di rifugiato e te ne torni a casa tua!". 


Conclude la "Manifestazione Tricolore" Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio che parla di città commissariata e di un sindaco "prono al volere di Renzi e di quei poteri economici e finanziari che hanno permesso la scalata politica dell'attuale premier". "Renzi, Lotti e Carrai usano Palazzo Vecchio come fosse il salotto di casa loro - ha detto Torselli - e il sindaco eletto dai fiorentini gli fa da maggiordomo: questo è il rispetto per il voto dei cittadini che hanno questi personaggi. Arrivano a Firenze, chiamano il sindaco e gli assessori a raccolta e dettano loro la linea politica. Il dramma è che Nardella ed i suoi non fiatano neppure... Prendono appunti e fanno quello che gli viene detto". "Per non parlare dei consiglieri comunali del PD, - ha concluso il capogruppo di Fratelli d'Italia - quelli che hanno chiesto i vostri voti per governare Firenze... Non aprono mai bocca, accettano di tutto, non propongono mai mezza idea e quando lo fanno, come in occasione del Bilancio 2016, lo fanno per chiedere di dare 'case dignitose' ai Rom del Poderaccio. La prossima volta che gli incontrate e che vi chiederanno il voto, mandateli a fare campagna elettorale al Poderaccio!".

sabato 27 febbraio 2016

IN PIAZZA A FIRENZE!


LA CHIAMEREMO SEMPRE PATRIA
MANIFESTAZIONE TRICOLORE A FIRENZE
Sabato 2 aprile ore 17 - Piazza Strozzi

Sabato 2 aprile saremo in piazza Strozzi, nel cuore di Firenze, per parlare della nostra città e della nostra Italia. “La chiameremo sempre Patria”, un evento che vuole manifestare l’amore per la nostra Nazione e la volontà di restituirle un destino. Partiremo dal ricordo dei nostri martiri e dei nostri eroi per ritrovare il filo di Arianna della nostra identità: dai tanti innocenti massacrati nelle foibe per meno dei partigiani comunisti di Tito ai mille giovani che unirono l’Italia, dai ragazzi che ne difesero i confini nel fango delle trincee a chi seppe onorare la parola data fino all’ultimo respiro. 

La nostra Patria è questa: il sacrificio dei migliori, il senso del bello, la difesa del bene comune, la giustizia sociale e lo spirito comunitario. La nostra Patria è sovrana perché difende il i propri confini; perché tutela la propria economia, le proprie aziende, il proprio prodotto, senza subire i diktat della finanza internazionale; perché elegge i propri governanti e pretende che siano all’altezza del compito. La nostra Patria, quella che vogliamo ricostruire, ha uno Stato che ci rende cittadini e non consumatori, che garantisce case, asili, sanità, lavoro e non solo le cartelle di Equitalia, che incentiva le nascite, che crea un quadro legislativo e sociale per le famiglie, che protegge bambini ed anziani e assicura sicurezza, legittima difesa e giustizia, che pensa prima ai propri figli e poi agli stranieri. 

Vorremmo un’Italia che non ti fa venire voglia di mollare tutto e scappare, ma che ti costringe e darle il cuore e l’anima: un Nazione liberata dal peso della burocrazia, dai privilegi delle caste, dal malaffare, dalle fughe dei cervelli e dei capitali, dall’inciviltà, dalla denatalità. Abbiamo un destino perché abbiamo un’origine: siamo i figli di Roma e dell’Imperium, del Diritto e del trionfo dell’arte, della letteratura e della navigazione. Siamo i figli di Firenze, che è diventata grande sotto i segni di Dante e di Michelangelo, di Botticelli e di Giotto, di Vasari, di Machiavelli e di Leonardo: è un patrimonio che non può rassegnarsi a morire di Renzi e di Nardella.

LA CHIAMEREMO SEMPRE PATRIA
MANIFESTAZIONE TRICOLORE A FIRENZE

Sabato 2 aprile ore 17 - Piazza Strozzi

domenica 20 dicembre 2015

CASAGGì IN CORTEO: PRIMA GLI ITALIANI!











Il sogno si è avverato: tantissime persone hanno risposto all’appello di Casaggì e Fratelli d’Italia, con Gioventù Nazionale, sfilando per le strade di Firenze al grido di PRIMA GLI ITALIANI.


Una grande mobilitazione identitaria che ha centrato l’obiettivo: rappresentare il dissenso popolare e portarlo nelle strade, per lanciare un forte messaggio al governo Renzi nella città del Premier. Il riscatto dei tantissimi italiani che il buonismo ipocrita ha lasciato indietro: una maggioranza silenziosa e stanca, composta dai tanti lavoratori che mantengono in piedi questo sistema con le proprie tasse e si vedono scavalcati nelle graduatorie per le case popolari da chi è arrivato in Italia pochi mesi prima, dalle tante famiglie indigenti che si sacrificano silenziosamente per sbarcare il lunario, dai pensionati senza più una dignità, dai residenti di quelle periferie che stanno subendo la crisi economica e la violenza di un immigrazione incontrollata che viene pagata soltanto dagli ultimi, mentre la classe politica al governo continua a sistemare gli amici degli amici nella peggiore tradizione del clientelismo italiano.

Un messaggio chiaro al governo del “Boldrini-pensiero”: per una chiusura immediata delle frontiere e l’utilizzo della nostra Marina Militare per il presidio dei confini; contro il business milionario dell’accoglienza, che sta alimentando questo traffico disumano di persone; per una politica estera che intervenga nei paesi di origine con accordi e scelte forti che possano prevenire gli esodi; contro lo Ius Soli e la cittadinanza rapida; per la reintroduzione del reato di immigrazione clandestina e l’attuazione di un piano legislativo che consenta alle forze dell’ordine di intervenire e rimpatriare; contro quella elite politica, capeggiata dal Pd, che incarna uno spirito anti-nazionale incapace di rilanciare il paese, sempre attento alle ingiustizie che avvengono dall’altra parte del mondo, ma incapace di salvaguardare i nostri anziani, i nostri esodati, le nostre partite iva e i nostri cittadini. 

Una manifestazione che non ha mai, neanche per un attimo, prestato il fianco alle banalizzazioni della “guerra tra poveri” che l’estrema sinistra – nella sua contromanifestazione – sperava di affibbiarci: sappiamo perfettamente che il primo nemico è quella globalizzazione che rappresenta la causa dei processi migratori, che relega l’uomo a merce, che destabilizza le Nazioni e sopprime gli spazi di sovranità. Comprendiamo benissimo che il libero mercato ha la necessità di muovere le masse come i capitali, nella speranza di creare manodopera a basso costo ed eserciti di schiavi di riserva che abbassino i tetti salariali e gli standard sindacali dei paesi con uno stato sociale più marcato. E’ anche per questo che occorre ribadire la necessità di chiudere le frontiere e fermare questa invasione: per tutelare i nostri lavoratori, la nostra identità, il nostro futuro; per non illudere nessuno con la speranza di un avvenire che non abbiamo più neanche per noi.

Una marcia, la nostra, che ha ribadito l’assoluta necessità di riconquistare una sovranità, per tornare padroni del nostro destino: la sovranità nazionale e politica ormai subordinata alle potenze straniere, quella monetaria affossata dall’eurocrazia e dal signoraggio, quella popolare svilita da governi tecnici e premier per nomina. Uno degli striscioni firmati da Casaggì recitava: “Nazione, sangue e suolo: vivere sovrani, per non morire schiavi”. Perché questa rivoluzione sovranista deve avere il marchio della nostra identità: quella della Civiltà europea, delle nostre tradizioni, delle nostre cattedrali, delle nostre lingue, della nostra arte, della nostra cucina, della nostra agricoltura, della nostra storia. Solo così si combatte il mostro globale: riscoprendo un sano senso di appartenenza che è il solo argine al pensiero unico e all’omologazione planetaria, il solo antidoto a quella società multietnica senza punti di riferimento, senza radici e senza origini, tenuta insieme soltanto dalla frenesia del consumismo, privata di ogni riferimento di ordine superiore, liquefatta nel mare del nichilismo e delle teledipendenza. Un’identità, la nostra, che vuole rinsavire il senso di Comunità, riscoprire i legami solidali, difendere le Idee e custodire le differenze. 


In piazza sventolavano centinaia di bandiere, firmate da Casaggì, riportanti il simbolo della fiaccola tricolore: un testimone stretto nel pugno, con una fiamma che simboleggia il movimento e la trasmissione dell’eterno. Lo striscione di apertura recitava ciò che riassume al meglio questa magnifica giornata di mobilitazione e passione: “Siamo lo stupendo vivere in un mondo di morti”. L’Italia più bella è questa.

lunedì 2 novembre 2015

GRANDE CORTEO A FIRENZE, CONTRO IMMIGRAZIONE E GOVERNO RENZI!


La destra scende in piazza con un grande corteo nel cuore di Firenze: l’obiettivo è quello di lanciare un forte messaggio al governo Renzi, al Presidente della Regione Rossi e al sindaco Nardella. Una mobilitazione popolare, sostenuta da comitati e movimenti, contro l’emergenza dell’immigrazione clandestina gestita in modo fallimentare da una sinistra che ha aperto le frontiere senza preoccuparsi delle conseguenze e dei rischi per il tessuto economico, sociale e culturale di una Nazione che vive un momento di crisi. 

Il pericolo dell’infiltrazione di terroristi islamici, lo Ius Soli e la cittadinanza rapida, le cooperative rosse che gestiscono il business milionario dell’accoglienza, lo sfruttamento della manodopera a basso costo, l’abbandono delle nostre periferie, l’assenza di un futuro per i nostri giovani, l’abolizione del reato di clandestinità, l’insicurezza e la criminalità in crescita, la subordinazione verso un’Europa che non tutela i nostri interessi, la concessione di diritti agli stranieri che i nostri connazionali si vedono negati, l’abusivismo e il degrado nel nostro centro storico, l’attacco ripetuto ai pilastri fondanti della nostra Civiltà e della nostra Tradizione, i rischi connessi alla società multietnica: sono solo alcuni dei problemi che, da italiani e da fiorentini, abbiamo il dovere di affrontare e risolvere. 

Con noi ci sarà la gente che non vuole chinare il capo. Un popolo al quale non può essere negata la legittima difesa; un Popolo che sta subendo gli errori di una classe politica scollegata dalla realtà; un Popolo che vuole poter contare sul diritto ad una casa e ad una stabilità lavorativa; un Popolo stanco di delegare e di subire. E’ il nostro Popolo, quello che non vuole rinunciare alla propria identità, che vuole vivere in un paese sovrano, che crede nella giustizia sociale, che vuole restituire una dignità all’Italia e dare una speranza ai propri figli. 

Per troppo tempo sei rimasto a guardare. Adesso è tempo di lottare!

SABATO 19 DICEMBRE ORE 16 - PIAZZA DELL’UNITA’ - FIRENZE
GRANDE CORTEO TRICOLORE

CON OSPITI NAZIONALI E INTERVENTI POLITICI